Oggi, all'asilo di Watermael, era in programma la preparazione dei regalini di Natale per i nostri genitori.
Per motivi che ignoro, il mio papà adottivo ha cercato di trattenermi dall'andare all'asilo, adducendo come ragione che "in una società multiculturale, festeggiare il Natale è un gesto reazionario". Ha provato persino a legarmi al corrimano delle scale, perché rimanessi a casa.
Ma in fin dei conti devo dire che preparare i regali di Natale è una cosa che mi piace moltissimo. Purtroppo la situazione, per quanto mi riguarda, è un po' triste: contrariamente alla maggior parte dei miei compagni di scuola, io non ho genitori "veri", ma solo quei due dementi di esseri umani. Dicono che la mia mamma era di Gembloux e che il mio papà lavorava in una topaia a Molembeek, dove sono nato. Ma di loro non so niente.
L'unico parente di cui sono sicuro è il mio zio Moka. Il professore dell'ULB. Purtroppo se n'è andato qualche anno fa. Di lui resteranno, come successe a Socrate, solo frasi riportate da altri. Frasi cosi': "c'est un beau lapin", "il n'aime pas les chiens", "les flamands, c'est comme les cochons"...
E cosi' il mio UNICO regalino l'ho dedicato a lui. All'altro mio papà non interessa il Natale e (secondo lui) "alla mamma nemmeno".
Eccolo il mio regalo per Moka. Si tratta (cosi' almeno l'ha definito il mio patrigno, al mio ritorno) "un prodotto audiovisivo di eccellentissima fattura".
http://www.youtube.com/watch?v=0jd2MSe7maQ
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